Tromaville è la città più inquinata degli Stati Uniti. Melvin, piuttosto maldestro,dopo essere stato preso in giro da tutti i bulli della scuola dove studia con scherzi davvero cattivissimi, finisce in un bidone che contiene scorie radioattive e diventa un super-mostro. Ripulisce la città dai malvagi e prende una cotta per una ragazza cieca... (Trama ufficiale)
Titolo originale | |
Regia | Michael Herz, Lloyd Kaufman |
Cast | Andree Maranda, Mitchell Cohen, Jennifer Baptist |
Genere | Horror |
Anno | 1985 |
Durata | 100 ' |
Prod | U.S.A. |
Produzione | Troma |
Distribuzione | Troma Video |
Sitoweb |
Prodotto dalla Troma,questo mitico film di meta' anni ottanta e' divenuto col tempo un cultissimo della mia generazione,grazie alla sua scorrettezza politca,alle sue scene splatter ed alla sua forte componente anti way of american life. Delirante sin dal principio con dei bulli che ammazzano per la strada chiunque accumulando un punteggio per ogni omicidio,il film diretto da Herz e dal "proprietario" della TRoma Kaufman e' un concentrato di cattiveria,di anarchia visiva ed e' dotato di uno humor ficcante,greve ma mai banale. Il povero Melvin ,da tutti odiato e maltrattato ,avra' la sua violentissima vendetta attraverso alcune delle sequenze piu' disgustose che il cinema fino ad allora aveva "presentato".sempre pero' girate con un'ironia davvero efficace. Visto il successone tra gli appassionati questo buon film ha avuto tre sequel,dei quali l'ultimo - Citizen Toxie - davvero imperdibile. Federico Frusciante
Ido94
Primo film horror a tinte comedy della Troma, storica casa di produzione cinematografica statunitense, diretto dai suoi fondatori, Lloyd Kaufman e Michael Herz. Il film, oggi considerato un vero e proprio cult, racconta l’atipica nascita del “supereroe” Toxic Avenger e la sua lotta -portata avanti a colpi di spazzolone (!)- per liberare la città dalla criminalità. La produzione affronta numerose tematiche (prima fra tutte quella dell’inquinamento) in maniera caustica e irreverente, criticando ferocemente la società americana, il capitalismo, la cultura dell’apparire e la corruzione. Colpisce la violenza di alcune scene che -per quanto edulcorate da uno stile fumettoso e da effetti a basso costo- risultano disturbanti allo spettatore, come quella del bambino in bicicletta o della “vecchia”. Oltre al protagonista -riuscitissimo e divenuto talmente famoso da essere inserito nel logo della Società- sono diversi i personaggi che restano impressi, a partire dal gruppo di bulli (cattivi, folli e stupidi), che determinano con le loro azioni la nascita del nostro “eroe”, per passare al Capo della Polizia, un nazista che non ha dimenticato i vecchi atteggiamenti hitleriani, e, infine, la ragazza cieca, con cui il nostro Vendicatore Tossico dà vita a una storia d’amore. Il cast -tra cui figura una giovane Marisa Tomei- è perfettamente in parte e svolge il suo lavoro con mestiere. Per tirare le somme, un ottimo film a basso costo, che fa riflettere e diverte, e che supera -nonostante l’abissale differenza di budget- molte delle produzioni superoistiche più recenti.